Nel 1621 Siro d’Austria, principe del Sacro Romano Impero e di Correggio, Duca di Fabbrico, decretava la fondazione del Borgo o Castello di Campagnola. Per agevolarne l’edificazione, il Principe promise una serie di privilegi, esenzioni e  immunità  a chi avesse scelto di stabilirvisi.
Stabilì con precisione i canoni da rispettare nella costruzione delle facciate delle case che avrebbero composto il Borgo: le facciate degli edifici dovevano essere tutte di uguale altezza, i portici dovevano avere pilastri ed archi della stessa forma.
Era inoltre previsto una specie di esproprio dei terreni nel caso in cui il proprietario non si rivelasse propenso alla costruzione. Questo fu il caso di Palazzo Baccarini, costruito sul terreno del Casino Schiattarini. A quell’epoca i proprietari erano almeno sei: Bezzecchi, Badogni, Mastilli, Terzi, Magnanini e Gilocchi.

Dal 1791 la famiglia Baccarini iniziò ad acquisire le case dei diversi proprietari, operazione che si concluse nel 1810 quando Antonio Conti Barbieri erede Baccarini risulta esserne l’unico proprietario. Tutti i suoi beni passarono poi alla famiglia Cottafavi.

L’impianto del Palazzo è composto da tre unità a corte, di tipologia residenziale classica delle borghesia del tempo, con ogni corte caratterizzata, al piano terra, da un androne passante che funge da connessione fra il portico ed il cortile interno. Ai lati di quest’androne, le botteghe artigianali.

Una tavoletta di cotto datata 1689 inserita sotto il portico in corrispondenza del quinti pilastro Sud attesta la costruzione della prima unità edilizia. 1741 è invece la data scolpita su una seconda tavoletta in cotto ed indica la data in cui Palazzo Baccarini è stato portato a compimento nella sua conformazione attuale.

A partire dal 1998, per quasi un decennio, è stato attuato un restauro conservativo e di risanamento strutturale dell’edificio ad opera del Comune di Campagnola Emilia e di Acer, enti co-proprietari del palazzo. Dal 2007 è sede della Biblioteca e dei Servizi Culturali del Comune di Campagnola Emilia.