Ufficio: » Attività produttive/Commercio/SUAP
Referente: Rita Palmieri
Indirizzo: Piazza Roma n. 2 – primo piano
Tel.: 0522 750734
E-mail: a.produttive@comune.campagnola-emilia.re.it
Ricevimento al pubblico: mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 12.30 – sabato solo su appuntamento dalle 9.00 alle 12.00
Lo spargimento dei bocconi avvelenati è un reato grave punito dal codice penale.
Avvelenare animali o disseminare bocconi avvelenati implica 4 reati:
- L’articolo 727 del Codice Penale sul maltrattamento degli animali prevede : una ammenda da 1000 a 5000 euro per chi uccide animali con veleno condannandoli ad atroci sofferenze.
- L’articolo 30 lettera H, e 21 lettera U della L. 157/ ’92 sulla caccia prevede:il divieto di uso di bocconi avvelenati punendo l’uso con ammenda di 1500 euro.
- L’articolo 638 prevede la reclusione fino a 1 anno per uccisione o danneggiamento di animali altrui.
- L’articolo 440 del Codice Penale sanziona chi avvelena sostanze destinate all’alimentazione con la reclusione da 3 a 10 anni.
La Provincia di Reggio Emilia ha attivato il numero verde 800-352292 sempre attivo a cui ci si può rivolgere per le segnalazioni dei bocconi rinvenuti, oppure è possibile contattare la Polizia Provinciale al seguente numero telefonico 0522/792222
Cosa fare se viene rinvenuto un boccone sospetto?
Se viene rinvenuta un’esca o un boccone avvelenato (o sospettato di esserlo), si può:
- avvertire la Polizia Provinciale e nel frattempo delimitare l’area in maniera da non far accedere nessuno;
- prelevare con cautela l’esca facendo attenzione a non toccarla senza protezione (usare guanti in lattice o sacchetti in plastica) e chiuderla in un contenitore a tenuta stagna, per consegnarla poi al Servizio Veterinario del Comune o alla Polizia Provinciale.
Non annusare mai l’esca, potrebbe contenere prodotti volatili (ad es. cianuri) altamente tossici.
Cosa fare se l’animale avvelenato muore a casa?
In caso di morte dell’animale per sospetto avvelenamento, si consiglia di non effettuare mai il seppellimento senza aver contattato il Servizio Veterinario o il Comune territorialmente competente segnalando la situazione.
L’animale avvelenato seppellito senza criterio potrebbe fungere da esca e causare la morte di altre specie di animali (la stricnina persiste in natura per diversi anni).
La carcassa dell’animale e i reperti eventualmente prelevati dal Servizio Veterinario verranno consegnati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Cosa fare per conoscere la sostanza che ha avvelenato l’animale?
L’animale morto prelevato o portato dal Medico Veterinario che provvederà a consegnarlo alla sede di Reggio Emilia dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, verrà sottoposto a visita autoptica per le analisi del caso (contenuto gastrico, fegato, plasma e altro) alla ricerca di un principio attivo: Stricnina, Fosfuro di zinco, Organofosforici-carbammati, Metaldeide, Anticoagulanti, Arsenico, Cloralosio, Crimidina, Cianuri, Erbicidi triazinici, Clorati, Paraquat, DNOC, Imidaclopride.
Quanto si paga per le analisi tossicologiche presso l’Istituto Zooprofilattico?
Le carcasse, le esche, i campioni tessutali e i contenuti gastrici di animali morti per sospetto avvelenamento vengono analizzati gratuitamente se consegnati tramite il medico Veterinario o tramite la Polizia Provinciale o altri corpi di Polizia.